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Chi vincerà il Foodservice Award Italy 2015?

English version here


Qual è il significato di istituire un premio per la miglior catena di ristorazione italiana?

E quale quello di parteciparvi?

Beh, se si trattasse solo di farsi un po’ di pubblicità, credo esistano altri sistemi, più diretti e con meno incognite.

Mi sono fatto un’idea personale che mi ha convinto ad essere coinvolto come giudice al FOODSERVICE AWARD ITALY 20015

Norman Cescut -BLOG-Foodservice Award Italy

Credo che il punto sia il miglioramento continuo. L’essere sempre sul pezzo, ovvero sul mercato.

So bene che è il pubblico a sancire il successo di una formula e non certo un tizio con una paletta in mano, ma ammiro molto chi si mette in gioco e sembra dirti: “ecco, io sono questo, questo è il mio mondo, questa la mia voce, tu che ne vedi tante, che sei un tecnico, un professionista del settore, che ne pensi?”

E partire da lì per crescere ancora, per trovare spunti, per misurarsi.

Sono, quindi, onorato di essere stato scelto per questo ruolo nella categoria APPEAL INTERNAZIONALE, insieme ad altri professionisti che stimo molto.

Sarà difficile valutare, ma ovviamente cercheremo di farlo al meglio.

Associazione X e Y!

… e poi accade che ti chiama un “professionista” del settore. Uno di quelli che come inizia a parlare, si elogia e si sbrodola elencando i suoi benemeriti lungi 30 anni di carriera. Ovviamente omettendo, per esempio, i vari provvedimenti effettuati dall’AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a suo carico e sfavore.

Ti chiama perché cerca aiuto professionale, collaborazione, premettendosi come persona pulita ed integerrima; persona che, a detta sua ovviamente, non ha mai chiesto ne ricevuto nessuna commissione. E pensare che, di solito, è proprio chi fa queste premesse che poi, diciamocelo, razzola male. Chi altro, mai visto e sentito, ti fa una premessa del genere se non per lanciarti l’esca?

Insomma, dopo essere stato gentile e disponibile per comprendere se l’interesse fosse vero o meno; dopo aver fatto chilometri di strada per un incontro insignificante che non auguro a nessuno, ecco che, dopo tutto questo, il “professionista” in questione, inizia ad informarsi – non prima badate bene – e chiudendoti le porte in faccia per una presunta collaborazione che non avverrà mai, ti chiede le referenze nel settore, occasione ghiotta per poter riassumere le proprie, ovviamente.

A parte iniziare, per cortesia a domanda ricevuta, un elenco che lo lascia da subito senza parole, incomincio a notare una certa, come dire, ansia da prestazione finché, eccola, la domanda: “Ma lei, di che associazione del settore fa parte?

Sorrido, respiro e con calma, semplicità e profondo orgoglio, rispondo: “Faccio parte di …”

Lascio vuoto lo spazio dedicato al nome dell’associazione per questi motivi: non mi ha dato il tempo di completare il nome; non è mia intenzione passare per chi vuole fare pubblicità; non è il tema di questo post. Spero comunque di essere riuscito a trasferirvi la sensazione di taglio/vuoto che ho avuto anch’io, quando con la sua risposta immediata e concisa il “professionista” è montato letteralmente sulle mie parole.

“Allora io e lei non possiamo collaborare, perché io faccio parte dell’associazione Y”.

Ora, premettendo che a me, di che associazione si faccia parte o meno, non importa tanto da influire in fase conoscitiva sulle caratteristiche professionali o umane di una persona, visto che sono abituato ad una mentalità aperta come quella che esiste fuori dal nostro bel paese, ho risposto a tal “professionista” che vista la sua esternazione per me fuori luogo, ero io a quel punto a non gradire di aver a che fare con lui. Sinceramente, anche rincuorato da quella specie d’incontro, tutt’altro che professionale.

In tutta trasparenza, io mi ero informato prima su di lui, e pur sapendo del suo “schieramento”, ho acconsentito ad un incontro rendendomi disponibile ad una collaborazione, a prova del mio pensiero di cui sopra e di quanto già espresso in passato.

many hands symbolizing teamwork/power/unity/equality

Ecco qui, un altro estratto della nostra bella Italia, fatta da persone che per puri giochi d’invidia, poltrona o paura, si nascondono dietro un’associazione, un partito o addirittura, ahimè, dietro una squadra di calcio.

Come dissi a lui: “Povera Italia! Ma come possiamo risollevarci dalla crisi, se corriamo ancora dietro a questi sbandieramenti da bar Sport, senza imparare a fare rete e sistema? Neanche non si stesse parlando di Franchising!

Com’è finita? Per la cronaca, il “professionista” già ansioso, ha iniziato ad agitarsi talmente tanto che causa urla ed imprecazioni, mi ha costretto a salutare e a chiudere la comunicazione anticipatamente, malgrado stesse ancora parlando. Ehm, scusate, urlando!

Si, l’Italia è piena di allenatori e purtroppo anche di “professionisti”. Buon lavoro!

Franchising EXPO in Ajman, UAE

I went to Ajman for the Franchising EXPO and I’ve met fabolous people!

Please meet Mr. Omar Al Nuaimi

Norman Cescut and HH Omar Al Nuaimi

From right to left: Mr. Angel M. Gonzalez, Mr. Miguel Angel Parra Lebroto, Mr. Issam Al Tahir, Ms. Muoza Bushehab, Mrs. Barbara Eldbeissy. Great people from all over the world.

11067670_10152847511851545_6905575259578393452_nFrom right to left: Mr. Omar Al-Haza’a, Mr. Issam Al Tahir.

DESITA stand at Ajman Franchising EXPOTwo days of a great Franchising EXPO, good time and an interview about DESITA.

Norman Cescut interview

 

 

 

Facts & figures about Retail, Franchising and …

What’s a concept?

Retail design is a creative and commercial discipline that combines several different areas of expertise together in the design and construction of retail space. Retail design is primarily a specialized practice of architecture and interior design, however it also incorporates elements of interior decoration, industrial design, graphic design, ergonomics, and advertising. Read more

How big is Christmas for Retail?

Christmas is big, no doubt about it. How big depends on what type of retail. Highest honors for big holiday volume goes to sporting goods, electronics, and clothing, but general merchandise and non-store retailers (like Amazon) are close behind. Lower holiday season sales occur at car dealers, building materials stores and gas stations. Read more

MENA: Franchise scenario

The total population of MENA region is 320 Million – 60% > 25 years. Regions population growth rate is 3-5% per year. One of the highest worldwide. In the next 3 years 500.000+sqm of new Retail will enter the Dubai’s market. Read more

What a brand today?

Are you aware of this?

DESITA slogan

Food, time and business. All good!

Yesterday I had the possibility to do what I like the most; combining business with pleasure.

2013-09-28 12.56.08

I was meeting with a very important and great person to discuss about business and we choose the lunch time instead of any other time in the day in order to relax a bit and not to be bored by the usual meeting in the office. Yes, nothing so new or special maybe but trust me if I tell you that sometimes combining good food, good persons and good times, it really makes your day.

We went to one of my favorite fish restaurant right on the beach which is luckily not observing the season timing. It’s always open and with fresh or quality food. As you can see from the above photo, shot upon arrival, the beach was almost empty and the general atmosphere was really quite. Perfect temperature to eat outside.

Well, we ordered “Passatelli with seafood”. Tasting, light and delicious. And we start talking about business. No wine was requested just to keep the mind clear and to pay full attention to the important subjects.

Yes, one day I will move my office in a restaurant or in a coffee shop.

So, at the end of the story, in few very pleasant hours I’ve been commitment for one project in Canada and one in France. What’s first?

When good food, good persons and good times makes also good business.

Business Retail Tour e fiera del Franchising di Dubai

Vi piacerebbe sviluppare il vostro business in un mercato in crescita?

Se pensate che il vostro Franchising  sia adatto al mercato degli Emirati Arabi Uniti e/o quello del Medio Oriente in generale, la prima esplorazione da compiere è proprio nella città più in fermento del mondo: Dubai.

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Se stavate pensando di andarrci per prendere i primi contatti con il mercato locale, vi sarete sicuramente chiesti:

– Come faccio ad ottimizzare la mia permanenza e di conseguenza i miei costi?

Come faccio ad organizzare le visite e gli incontri dall’Italia?

– Chi può darmi strumenti ed informazioni per prendere la decisione giusta?

Riuscirò a conoscere gli investitori locali?

L’importante occasione è in concomitanza con la 5° Franchise UAE EXPO, la Fiera Internazionale del Franchising e del Retail, di cui DESITA è promotore esclusivo per l’Italia, che si svolgerà a Dubai il 25 e 26 settembre prossimi.

Recenti studi hanno dimostrato che il 97% dei fallimenti è derivato da una mancanza di attenzione verso i mutamenti del mercato. Questo significa che lavorare in un determinato settore senza conoscerne e anticiparne in maniera approfondita le dinamiche evolutive espone il business a rischi sostanziali, fino a minacciarne la profittabilità e la sopravvivenza. Chiaramente questi rischi risultano accentuati in un periodo di crisi. Chi desidera superare questo brutto periodo deve innanzi tutto lavorare su un elemento di discontinuità culturale, modificare il proprio approccio al mercato.

DESITA, società di consulenza e progettazione di spazi Retail con forte know-how nel settore della ristorazione e nello sviluppo Franchising, presente a Dubai da oltre 10 anni, in collaborazione con Milano Retail Tour, l’unico format rivolto alle aziende per esplorare le tendenze emergenti nei luoghi del Retail milanese ed internazionale, vi propone un viaggio alla scoperta del cambiamento in atto nel mondo del Retail di Dubai, nonché la possibilità di incontrare selezionati investitori arabi, tramite meeting B2B dedicati ed esclusivi.

Per scaricare la presentazione: Business Retail Tour

Per maggiori informazioni, scrivere a info@desita.it

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“How to make everyday a sustainable one”

TEDxBocconiU – ReThink: ReInvent the world around you!

2013-02-23 11.19.21First of all, I wish to thank all TEDxBocconiU team for the great event organised and in particular a BIG thanks to Ivana Istochka and Eraldo Cavalli.

I have been one of the 14 selected speakers of TEDxBocconiU and had the pleasure to connect with very interesting and inspiring people from all over the world.

That day I was very sick with temperature and a big cold; even the adrenaline was soft due the very bad feeling. What a bad luck. Invited to that special and prestigious stage and not be able to be at 100%. Trust me, I couldn’t slept the night before. Nightmares.

It was February and Milano was freezing while expecting the snow but thanks to the good marketing actions, lot of people came to the event.

In my speech I’ve tried to summarize three years of activities related to sustainability: the ECOFFEE project, couple of case histories on my daily business, the Progetto ParCO2 project and the Eco Mindful Message Attached t-shirts project. It has been very hard to squeeze everything in about 15 minutes.

Hope you will enjoy the video and the speech in terms of contents and the related meaning. 

And some nice photos.

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La sostenibilità in pratica (nel Franchising)

Intervista pubblicata su AZ Franchising di maggio 2013.

Ringrazio i colleghi di AZ Franchising, Media partner di Iref Italia, per la gentile e sempre professionale collaborazione.

la sostenibilità in pratica

Differenze tra partenariato e franchising

Nel precedente articolo, abbiamo fatto presente che, tra i vari elementi che caratterizzano il partenariato, alcuni possono essere considerati comuni ad altre forme di commercio a rete, in primis il franchising, ma alcuni sono effettivamente tipici e caratteristici.

La gestione partecipativa”. È noto che il franchising, per come ci giunge dalla definizione legale, prevede che il franchisor sia il detentore del proprio know-how ed è proprio sul passaggio del “saper fare” all’affiliato che si fonda il successo di chi aderisce alla rete e della rete stessa, tanto che la normativa italiana lo definisce “indispensabile” per la formula. Anche nel partenariato, come da definizione, esiste un partner principale che “dietro compensazione finanziaria diretta o indiretta accorda al partner indipendente il diritto di utilizzare i suoi elementi di proprietà intellettuale, la sua esperienza e le sue conoscenze”, ma si prevede anche esplicitamente che “i partner collaborino allo scopo di uno sviluppo reciproco ed equilibrato”, quindi il focus è meno incentrato sul “diritto di utilizzare i suoi elementi di proprietà intellettuale, la sua esperienza e le sue conoscenze”.

Decisioni assunte democraticamente”. È la conseguenza della gestione partecipativa: ogni partner indipendente deve essere coinvolto concretamente alle decisioni della rete. Il presupposto è che il partner indipendente sia maggiormente responsabilizzato. La condizione essenziale per ottenere tale risultato è il “consiglio di consultazione”.
Ovvero, un organo che deve rappresentare la rete nel suo insieme e in forma unica. I membri di tale organismo saranno tutti gli aderenti alla rete e un rappresentante della stessa. La costituzione di tale organismo può essere scelta utilizzando strumenti messi a disposizione dalla legislazione o potranno essere più informali, ma, comunque, ufficiali e con validità delle decisioni assunte. Nel partenariato il ruolo del consiglio di consultazione è fondamentale ed il suo campo di azione è molto vasto.

Si ringraziano nuovamente per la collaborazione, il Dott. Mirco Comparini e Iref Italia.