5 punti “diversi” per diventare un imprenditore

Non desidero più lavorare in azienda e vorrei creare un business tutto mio: da dove inizio?

Ora, supponiamo che un professionista, o aspirante tale, non abbia più le idee chiare su cosa desideri fare del proprio futuro: le esperienze precedenti, per quanto importanti, non lo stanno aiutando a decodificare i segnali del mercato, a intercettare delle possibilità, delle tendenze o suggerirgli delle strade.

L’unica pulsione che comprende con chiarezza è il bisogno di fare un salto di qualità: da manager (o da professional) a imprenditore.

Magari ha anche qualche risorsa da parte e gli frullano in testa tante idee che vorrebbe sviluppare, ma, poi, resta impantanato in un mare di suggestioni, di offerte formative, di spaventosi messaggi di crisi e di amici (amici? già, su questo tema potrei scrivere tanto) che cercano di dissuaderti.

Ecco, quello è davvero un momento difficile da gestire, quando ti sembra di poter fare tutto quello che vuoi, ma non sai bene come.

Senza nessuna pretesa di essere esaustivi, attingendo alla mia esperienza diretta e, aldilà dei classici decaloghi sterili e ripetitivi (definisci degli obiettivi, valuta i pro e i contro, bla bla), provo a elencare cinque comportamenti che, secondo me, sono passaggi obbligati per sbloccare quel momento e possono costituire i primi passi per liberare le energie e quindi, iniziare un percorso.

  1. Stabilisci, senza rimpianti e senza sensi di colpa, cosa NON sei più disposto a fare nel tuo lavoro. Ricordati che lavoro, significa anche stile di vita. Inutile puntare alla carriera se non sei incline a rimetterti a studiare e aggiornarti in continuazione o se ti stressa l’idea di occuparti dell’intera filiera di business: dal reperimento del cliente al recupero crediti quando farà storie per pagarti. Per dire.
  2. Fai formazione, certo, ma non partire dalle specializzazioni, dal “piccolo”, dallo specifico, parti dal “grande”. Mi spiego meglio: non ha molto senso capire come fare marketing con Facebook, se non ho cognizioni strategiche più ampie sul business online, per esempio.
  3. Raccogli informazioni di persona: solo internet non basta! Frequenta ambienti stimolanti e informati direttamente alla fonte: partecipa a fiere, eventi, seminari o workshop dei tuoi settori di interesse. Incontra persone, guarda in faccia i competitor, osserva l’affluenza di pubblico, stima le tue competenze rispetto all’esigenza di quel mercato. Impara dai leader, da quelli che sbagliando e rimettendosi in gioco, sono riusciti a creare quanto volevano. Perché si, sbagliare o fallire fa parte del gioco e credetemi, insegna più di quanto immaginiate.
  4. Sii curioso, prima ancora che “valutatore”, non escludere niente e cambia spesso punto di vista (solo gli stolti hanno sempre ragione, no?). Pensa in prospettiva – da qui a 5 anni cosa potrebbe capitare? Dove mi immagino? Chi sarò?
  5. Verifica l’opportunità di chiedere una consulenza professionale di un imprenditore esperto (io ho fatto stage dai competitor all’estero per tanti anni, imparando moltissimo). Non sono MAI soldi sprecati, anzi, è esattamente quello che ti permetterà di risparmiare tempo, soldi ed errori.

È così che ragiono dal 1997, è così che ho impostato la mia strada e la mia azienda, ed è così che aiuto i clienti a focalizzarsi e non fare passi falsi o gli investitori a cercare l’occasione perfetta per loro. Da quest’anno racconterò il dietro le quinte dei miei progetti più importanti, mettendomi al servizio degli imprenditori del futuro.

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