Barista, lei è proprio un cafone!

Il 29 agosto scorso mi sono recato all’aeroporto di Bologna, per partire alla volta di Catania e quindi raggiungere Messina. Un importante incontro di lavoro mi stava aspettando.

Visto che il mio volo era previsto subito dopo l’ora di pranzo, mi sono avvicinato al bar Bollicine, quello situato proprio frontalmente alla salita delle scale mobili, zona partenze ovviamente. Dopo aver aspettato il barista che doveva monitorare il passaggio delle turiste e dopo essere riuscito a fare lo scontrino per: panino, bibita e caffè, mi sono spostato al lato della cassa per poter consumare il mio “pasto” in tranquillità.

Ecco l’assurdo manifestarsi improvvisamente: dopo aver provato a masticare il panino, impresa ardua dato la sua consistenza – avete presente il pane scongelato e riproposto probabilmente dopo alcuni giorni? – mi sono rivolto al barista dicendo educatamente: “mi scusi, ma questo pane è immangiabile”. Di tutta risposta il barista mi ha lanciato un sguardo di insufficenza, come se il pane fosse cattivo per colpa mia, e dopo aver allargato le braccia come se fosse passato li per caso, se ne è andato dall’altra parte.

Per il nervoso, pur di non aver a che fare con quel cafone, non ho neanche chiesto il caffè. Naturalmente il panino è finito nel bidone.

Andando verso l’imbarco, mi sono detto: quest’episodio è da condividere ed ho incominciato a scrivere col cellulare su Twitter: “Il barista del Bollicine e’ veramente un cafone!!!” Stavo per inviare, quando la provvidenza mi ha portato davanti un cartello dell’aeroporto che invitava i passeggeri a comunicare attraverso Twitter, questo l’indirizzo: @BLQairport

Letto, aggiunto, fatto!

Al mio arrivo a Catania, mi sono piacevolmente trovato la risposta: “@norman_cescut Ci dispiace per l’accaduto, lo segnaliamo subito affinchè non si ripeta più”. Il tutto visibile nella mia Timeline di Twitter.

I famosi “complain form” presenti all’estero, non hanno mai funzionato in Italia, ma finalmente adesso c’è la possibilità di comunicare in diretta con chi d’interesse.

Ora, non ho la certezza che abbiano preso veri provvedimenti, anzi invito l’aeroporto di Bologna a comunicarmelo, ma certo è che comportamenti del genere non possono e non devono passare inosservati.

Aggiungo solo una cosa: saper fare un caffè o allungare un panino al di là del bancone, non significa essere baristi, professione nobile e altamente qualificata ma non è solo colpa del barista ma anche del gestore che non fornisce la formazione adatta o se lo fa, non monitora l’operato.

Fino a prova contraria, mai più al bar Bollicine!

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